Esempio di Recensione Web nelle mie "corde":
è evidente che chi la scrive si pone serenamente nei confronti di ciò che vuol commentare. Non è un vomito...è un ironica, calda e partecipata descrizione.
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Non c’è molto da dire sull’odierna recita del Lohengrin, perciò mi limito a un paio d’impressioni, anche se come sempre risulterò prolisso. Del resto, i wagneriani non possono brillare per sintesi (strasmile).
La regia, prima di tutto, perché è quella che sta facendo discutere dall’anno scorso.
La mia opinione è che al di là che ci fossero in scena dei topi – avrebbero potuto essere api, coccodrilli, armadilli, non cambiava nulla – questo è un modo di fare teatro che è vecchio, non ha nulla né di rivoluzionario né di scandaloso: sono cose e situazioni che vediamo in scena da trent’anni, almeno. Si riducono, alla fine, a una provocazione del regista di turno.
Una provocazione che non ha neanche il merito di far riflettere, riducendosi a una sterile rappresentazione del protagonismo, appunto, del regista, che non affranca gli spettatori da una noia mortale mista a fastidio e irritazione che derivano dalla sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa che non ha senso né logico né drammaturgico. Addirittura grottesche le proiezioni in stile cartone animato per bambini deficienti. La marcia nuziale cantata dalle pantigane resterà per sempre nella mia memoria (smile).
Il finale, con quello che vorrebbe essere un colpo di scena, è una delle cose più brutte che abbia visto nella mia vita.
Il pubblico ha sommerso di applausi il Coro, la Lang, la Dasch e Vogt (trionfo). Ben accolti anche i protagonisti minori, consensi contenuti per Telramund e Nelsons.
Il regista non saprei, non si è visto in televisione ma tanto è stato fischiato sempre.
C’è stato pure un intermezzo comico, perché dopo una mezz’ora è saltato il collegamento e ci hanno propinato la registrazione di un concerto di Jonas Kaufmann, che ha cantato l’aria di Tamino (Dies Bildnis) dal Flauto Magico di Mozart con cipiglio da Radamés e quindi malissimo. Poi, siccome la diretta/differita non ripartiva, il bel Jonas ha continuato, per la gioia delle fan, a fare da riempitivo, e si è esibito pure nell’aria di Florestan dal Fidelio di Beethoven: l’attacco era talmente brutto che sono tornati i sorci da Bayreuth (strasmile).
Dal lato puramente musicale, le mie sensazioni non sono poi così diverse dalla volta scorsa, anche se la povera Annette Dasch è riuscita a fare peggio, stonando spesso e altrettanto spesso gridando perché non ha il peso vocale per la parte. Nel duetto con Ortrud l’effetto sirena era evidente, tanto la voce ballava. Certo, poi ha imbroccato qualche acuto, che era però quasi sempre fisso.
In questa recita Telramund è stato interpretato da Jukka Rasilainen e non voglio dire che abbia fatto rimpiangere Tomas Tomasson, ma ci è mancato poco e tanto basti.
Petra Lang ha cantato la sua solita Ortrud con la bava alla bocca, solo che questa volta si poteva pure vedere, e per il risultato finale non è stato un gran giovamento. Certo, vocalmente è ben dotata, almeno come volume.
Nel duetto che apre il secondo atto – impossibile non pensare a Weber, tra l’altro – tra i due era una gara a chi canta in modo più truculento facendo smorfie. Interpretazione? Mah…
Bravi Samuel Youn e George Zeppenfeld, che meritano la citazione.
Per quanto riguarda Klaus Florian Vogt (Lohengrin) e il direttore Nelsons vi rimando alla prima sintetica recensione, aggiungendo solo che oggi il tenore è arrivato alla fine davvero stremato.
Straordinario il Coro, e meno male che lo scrivo da sempre, perché altrimenti potrei essere accusato di piaggeria.
Lascio ora la parola al mio curioso corrispondente che ci rivelerà qualche gustoso retroscena. Mi ha contattato – per quanto possa sembrare incredibile, è proprio così – direttamente da Bayreuth. Si tratta di un artista del Coro, che per ragioni evidenti d’opportunità non si vuole appalesare col suo vero nome.
Lo ringrazio di cuore!
AUF DEM GRÜNEN HÜGEL
LOHENGRIN PUBLIC VIEWING 2011
Un cordiale hallo a tutti i lettori di questo Blog (e un grazie al Blogger per l´ospitalità!).
Mi chiamo P.I.S.F ( acronimo “taaaanto” di moda in Italia=Persona Informata Sui Fatti), e in quanto P.I.S.F. mi fa piacere fornirvi alcune informazioni sulla diretta TV del 14 p.v. . Spero siano gradite!
Eccomi qui, ripreso in un’espressione particolarmente intensa.
1)INSZENIERUNGSBEZOGEN (o meglio, per dirla alla E.Montesano:..”che vor dì”): la migliore spiegazione dell’idea base di questo allestimento, è stata data qualche mese fa da Maurizio Crozza in una delle puntate di “Italialand”. Mi è sorto il dubbio che Crozza sia in contatto con Neuenfels o che abbia assistito ad una delle recite dello scorso anno…Chi volesse erudirsi in merito, dunque, vada a rivedersi in Internet le puntate di Italialand.
2)KONZEPTION (traduzione: piu’ o meno come sopra): è stata esposta a tutti prima dell’inizio delle prove dello scorso anno. E’ stato, inoltre fornito a ciascuno, materiale cartaceo della suddetta “K.”(per i duri di conprendonio…)
3)KOSTÜMEANPROBE (prova costumi): i „Rattenkostüme“ sono stati provati durante il Festspielzeit del 2009, per testarne l´agevolezza nei movimenti e, soprattutto, i limiti massimi di sopravvivenza di chi li avrebbe dovuti indossare!
4)DIE PROBEN (le prove): le prove di scena hanno visto impegnate le masse artistiche e tecniche anche otto ore al giorno per circa un mese. Lo stress è stato compensato dal divertimento!
5)DER REGISSEUR (il Regista): Hans Neuenfels è uomo di cultura straordinaria e grande competenza in quanto a movimento delle masse. Dotato inoltre di acume, sensibilità, ironia, spirito trasgressivo, ha coinvolto tutti positivamente con le sue battute sagaci e divertenti declamate con voce chiara e limpida (Louis Armstrong al suo confronto aveva la voce bianca). Le prove con lui sono state un vero spasso!!!
6)DER DIRIGENT (il direttore d’orchestra): Andris Nelsons ha “duettato” amabilmente-in quanto a simpatia- con Neuenfels, intervenendo spesso con il suo tedesco a volte incomprensibile. Ha preso parte a tuttele prove di scena senza mai delegare alcuno.
7)DIE SÄNGER (i cantanti): anch’essi hanno preso parte a tutte le prove cantando SEMPRE in voce. Eccezion fatta, lo scorso anno, di Jonas Kaufmann, che è giunto con notevole ritardo alle prove, comportandosi da “prima donna”, o, meglio, da…tenore.
Ben diverso è stato il discorso con Klaus Florian Vogt quest’anno: è stato presente a tutte le prove, durante le quali ha cantato SEMPRE in voce e non si è mai risparmiato. Kaufmann ha cantato Lohengrin. Vogt è Lohengrin!
8)DER FESTSPIELCHOR (Il Coro del Festspiele): composto da 134 elementi provenienti da tutto il mondo, ha dato prova di grandissima professionalità e affiatamento coadiuvato dalla costante supervisione del Chorleiter E.Friedrich, che ha spesso concordato ”serenamente” con Neuenfels modifiche nei movimenti richiesti dalla regia che potevano compromettere il risultato musicale. E MENO MALE! Inutile dire che tutti hanno cantato sempre in voce ad ogni prova, comprese quelle di sala che si effettuano per tradizione durante l’ora di pausa fra un atto e l’altro delle recite.
9)DAS FESTSPIELORCHESTER (l’Orchestra): è riuscita a dare il meglio di sé nonostante Nelsons, sia lo scorso anno che durante il Festspiele in corso. Meriterebbe un premio, invece il premio l’hanno dato a Nelsons come miglior Direttore dell’anno!
10)Durante recite e prove sono rimasti sul palcoscenico spezzoni di coda di topo, unghie di topo, etc. Tutti sono stati gelosamente conservati in cassette con su scritto “SCHWÄNZE” o “NÄGEL”. Come abili chirurghi, gli attrezzisti e/o i truccatori, cercano di riattaccare ciò che è andato kaputt.
A tutti loro (attrezzisti, tecnici, elettricisti, truccatori, sarte, guardarobiere, direttori musicali e di scena), si deve essere grati per il paziente, costante e fondamentale lavoro dietro le quinte. Senza le masse “silenziose”, quelle artistiche farebbero ben poco in un’opera lirica. Sono tutti giovanissimi e giovani (l’età di Amfortas-blogger, per intendersi…), e tutti, mentre lavorano, canticchiano a fior di labbra l’opera.
La diretta TV andrà anche su Maxischermo in una delle Piazze di Bayreuth.
Il bollettino meteo prevede sole e 27 gr. Neuenfels ha giurato di non essere fanatico di Ratatouille o di Bianca & Bernie. Durante il Brautchor, vedrete il Ratte nr.24 fare “ciao-ciao”: quel saluto è per voi tutti!